venerdì 20 marzo 2015

A GRIGNASCO LE ROTONDE NON QUADRANO

La rotatoria prevista per regolare l'intersezione fra la zona industriale D1 (per intenderci  quella vicina al Sesia nei pressi della Passerella) e la strada provinciale SP13 al momento non si farà: la provincia di Novara non dispone dei fondi  necessari. Forse meglio così. Sarebbero 350.000 euro di denaro pubblico (questa era la cifra stanziata) investiti in un’opera a mio parere non prioritaria e non del tutto necessaria. In realtà nel 2010 la stessa provincia aveva avviato le procedure per realizzare una rotatoria non in quel punto, bensì all’incrocio del cimitero, dove credo sia più utile: lì si intersecano, in pieno centro abitato, due strade provinciali (la SP32 e la stessa SP13) e il flusso veicolare è costante,  in continuo aumento, troppo veloce e privo di dispositivi di rallentamento. Era già stato deliberato il finanziamento e affidato l'incarico per la progettazione: a oggi quella rotatoria sarebbe sicuramente già stata realizzata. L’amministrazione Beatrice però chiese alla provincia di non farla più al cimitero, ma alla D1, motivando la richiesta, come si legge dagli atti,  perché "considerata di prioritaria importanza per la sicurezza stradale a causa dei numerosi mezzi pesanti in transito dalla zona industriale". Viene facile osservare che i numerosi (?) mezzi pesanti  in transito dalla zona industriale passano, insieme a tutto il resto del traffico (che non va in zona industriale), anche davanti al cimitero. E così la provincia, accolta la richiesta del sindaco, spostò l'opera, di fatto anche temporalmente, poiché correlata ai lavori della D1. Considerati gli esiti attuali fu, a mio avviso, una scelta doppiamente sbagliata. Grignasco ha perso l'opportunità di vedersi finanziata e realizzata un'opera necessaria per la sicurezza stradale, che avrebbe migliorato l'arredo urbano in entrata al paese e che, soprattutto, sarebbe servita a tutti i grignaschesi. E così, dopo altri 5 anni, ci troviamo ancora con un incrocio molto pericoloso, con svolta in centro strada, senza la tracciatura della canalizzazione. Peccato davvero, nei comuni  a noi vicini (chissà perché?) infrastrutture simili sono già state realizzate da tempo, da decenni addirittura. Sarebbe sperabile che, se ancora possibile, l'amministrazione rivedesse quella decisione, impegnandosi, nel contempo, per la messa in sicurezza dell’incrocio del cimitero.
Davide Donà
Consigliere Comunale di minoranza

Post Scriptum
Ho un personale principio che mi fa ritenere limitativo criticare senza fare concrete proposte alternative. Nel caso in questione la probabile vera motivazione dello spostamento del finanziamento della rotatoria ad altra locazione può essere dovuto a problematiche di esproprio del terreno e/o a pertinenze relative alla vicina linea ferroviaria. Non ho la certezza di questo ma è possibile ipotizzarlo. Il piano regolatore prevede infatti la rotatoria in centro all’incrocio, e quindi sconfinante su entrambi i lati della carreggiata. Partendo da questo dato ho provato a realizzare un piccolo progetto di massima, disegnando la rotatoria in modo tale da non sconfinare verso la ferrovia e il parcheggio. La dimensioni sono in scala e in accordo alle norme costruttive. Praticamente l’opera ha le stesse caratteristiche e dimensioni di quelle realizzate a Prato Sesia all’incrocio per Cavallirio e a Borgosesia all’incrocio per Valduggia. Anche in questi due casi il centro della rotatoria è decentrato sulla destra per motivi di spazio. Il risultato lo potete vedere nel disegno qui sotto. Purtroppo credo che ormai i soldi siano persi, ma paghiamo le tasse anche per essere ottimisti, quindi magari, chissà, questa mia idea un domani potrà essere presa in considerazione: vuole essere un piccolo contributo tecnico.

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