lunedì 29 dicembre 2014

Consiglio Comunale del 29 Dicembre 2014

ORDINE DEL GIORNO

TUTTE LE DELIBERAZIONI

Il Consiglio Comunale si riunisce in questa ultima seduta del 2014 per discutere un ordine del giorno di soli 4 punti, ma fra i quali ve ne è uno di particolare importanza in prospettiva futura. Andiamo con ordine.

Punto 1

Approvazione dei verbali della seduta precedente

Su questo punto nulla da eccepire, anzi, ritengo opportuno fare pubblicamente in consiglio un apprezzamento per l'ottimo lavoro di verbalizzazione effettuato dalla segreteria.

Punto 2

Atto di indirizzo per le Gestioni Associate Obbligatorie

Questo è il punto più importante della seduta, poiché si tratta di porre le basi per una riforma strutturale dell’ente comunale, in una prospettiva di maggior efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. Si tratta in sostanza di andare, OBBLIGATORIAMENTE, ad associarsi con altri comuni per lo svolgimento di 10 delle 11 funzioni fondamentali (è esclusa la funzione L), individuate come segue dalla legge:

A) Organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo;

B) Organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale;

C) Catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente;

D) Pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovra comunale;

E) Attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi;

F) Organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi;

G) Progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione;

H) Edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici;

I) Polizia municipale e polizia amministrativa locale;

L) Tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali, nell’esercizio delle funzioni di competenza statale (non obbligo di associazionismo);

L-bis) servizi in materia statistica.

C’è da premettere che i comuni in generale, e Grignasco non sfugge alla regola, si sono fatti trovare impreparati alla scadenza dei termini prevista per il 31/12/2014, entro la quale la riforma doveva partire con tutte le gestioni associate attive, mentre in realtà oggi, qui, e in altri consigli, si presenta un atto di indirizzo, ovvero solo un impegno preciso a farlo. Ma non mi sento di sollevare critiche su questo, la materia è complicata, ancora troppo fumosa e poco supportata a livello di risorse: si chiedono ai comuni rivoluzioni da Top Management mettendole nelle mani di amministratori pagati a livello di mancia della nonna e che già fanno i salti mortali per far quadrare i bilanci, e tutta la miriade di altre complicazioni gestionali, comprese le loro personali e lavorative. Ma, chiusa la parentesi, bisognava comunque esprimere un voto sul modello di gestione associata proposto dalla maggioranza. Fatti i miei ragionamenti e dopo essermi documentato un minimo sulla materia ho espresso in aula la mia opinione con il seguente intervento:

« Siamo qui chiamati a esprimere un voto riguardo a un atto di indirizzo politico di notevole importanza: con esso si andranno a porre le basi per la progressiva trasformazione del modello gestionale dell’ente comunale, il quale, nell’intento del legislatore, dovrà migrare e approdare a parametri di efficienza ed efficacia più consoni alla nuova visione aziendalistica della Pubblica Amministrazione. Il mio voto, dai banchi di minoranza, sarà sicuramente ininfluente rispetto all’indirizzo in discussione, ma, considerata la materia in oggetto, mi pare opportuno motivarlo e argomentarlo. Viene proposto un atto di indirizzo che coinvolge i comuni di Grignasco, Cavallirio, Boca e Maggiora per la Gestione Associata Obbligatoria delle funzioni fondamentali. Si cambia quindi direzione territoriale rispetto alle prime convenzioni obbligatorie stipulate nel 2012 con i comuni di Romagnano e Prato.

Due sono le variabili da considerare per esprimere un giudizio, da puro osservatore, in quanto non sono a conoscenza delle eventuali analisi di fattibilità effettuate e non sono stato personalmente coinvolto nei processi decisionali.

1 - LA SCELTA DELL’AMBITO TERRITORIALE

L’affinità con i comuni di Prato e Romagnano è oggettivamente elevata:

- Contiguità geografica (i confini di Prato arrivano fin nel nostro centro abitato);

- Vie di comunicazione e trasporti pubblici molteplici ed efficienti (fra tutti la nuova strada a scorrimento veloce che serve, con più uscite, i 3 comuni, non dimenticando la linea ferroviaria, ora sospesa ma comunque esistente e a disposizione anche per eventuali soluzioni “futuriste”);

- Il fiume Sesia, con i benefici paesaggistici, naturalistici e gli oneri connessi;

- E, me lo voglia concedere il nostro Egregio Sindaco Beatrice, con Prato siamo talmente accomunati e vicini da aver scelto un cittadino Pratese (lui stesso) come Sindaco;
- Non dimentichiamo poi che Romagnano è sede di diverse Scuole Superiori, particolare non certo trascurabile per ambire a un eventuale “matrimonio”.

Molto meno ci accomuna a Cavallirio, Boca e Maggiora, di fatto più affini all’area del Borgomanerese, geograficamente più lontani dal nostro comune e serviti da vie di comunicazione e trasporti oggettivamente meno agevoli. Particolare poi non del tutto trascurabile è quello che attualmente il comune di Boca è commissariato, quindi senza guida politica: presumo non sia stato ne sarà facile rapportarsi con il commissario prefettizio su temi strutturali come questo, dato che la sua “missione” è quella di gestire una situazione di “emergenza”.

2 - LA SCELTA DELLA FORMA ASSOCIATIVA: CONVENZIONI O UNIONE DI COMUNI.

Seppur le continue modificazioni legislative altro non facciano che creare disorientamento, la linea tracciata fra le righe piuttosto oscure delle leggi in materia è quella di privilegiare l’unione di comuni alle convenzioni, come viatico organizzativo alle future fusioni di comuni, il vero target a lungo periodo. Su tale opzione, convenzione o unione, è estremamente difficile esprimere un giudizio, anche in considerazione del fatto che il nostro è un “grande” piccolo comune, che solo per 300 abitanti meno dei 5.000 prescritti dalla legge deve fare i conti - e in un certo senso subire -  l’obbligo delle gestioni associate.  Anche ciò considerato la scelta delle convenzioni, in un momento di particolare difficoltà e incertezze come l’attuale, è comprensibile e probabilmente preferibile, in quanto più rapida da attuare, più flessibile e meno onerosa sul breve-medio periodo.

Concludo quindi esprimendo il mio voto contrario all’atto di indirizzo, motivato dalle minori affinità territoriali dei comuni di Boca, Cavallirio e Maggiora con Grignasco, rispetto a quelle possedute dai precedenti e, a mio avviso, più appropriati partner, Prato e Romagnano.

L’auspicio e il consiglio che voglio lasciare alla riflessione del Sindaco e della Giunta è quello che, pur constatando che con i comuni di Prato e Romagnano non si hanno storicamente avuti molti rapporti - probabilmente a causa di barriere di appartenenza politica - è questo forse il momento di cominciare a costruirli, nell’interesse futuro del nostro Comune. »

Se volete approfondire l’argomento vi consiglio la lettura di questa ottima pubblicazione sulla materia, abbastanza sintetica ma esaustiva.

Punto 3

Convenzione per il Servizio Finanziario

Si vota il rinnovo, per 1 anno, della convenzione con il comune di Maggiora relativa al servizio finanziario. In pratica il dipendente dell’ufficio svolgerà metà delle ore lavorative presso Grignasco e metà presso Maggiora, con oneri ripartiti al 50% fra i due comuni. Il punto viene approvato all’unanimità dal consiglio.

Punto 4

Interrogazione relativa alla mensa scolastica

Si discute questa interrogazione del consigliere di minoranza Giacopelli relativa alle diffuse lamentele circa la qualità della mensa scolastica, chiedendo alla maggioranza di effettuare le opportune indagini e apportando gli eventuali correttivi. Risponde l’assessore Garampazzi spiegando che la problematica era già nell’agenda dell’amministrazione, che ha provveduto a confrontarsi con la ditta fornitrice per far presenti le lacune. È stata poi effettuata una visita a sorpresa presso la mensa per assaggiare i cibi e l’esito e stato tutto sommato positivo, pur considerando che nella percezione di qualità molto entrano a far gioco i gusto personali dei bambini, che sovente si scontrano con quello che è l’equilibrio dietetico non derogabile imposto dalle norme di legge. Il consigliere Giacopelli dichiara che la risposta della maggioranza è apprezzabile e soprattutto auspica che la soddisfazione non debba essere solo la sua personale a fronte della delibera consiliare, ma soprattutto quella dei ragazzi che utilizzano la mensa.

Per chiudere, anche se in realtà si ne è discusso in apertura di seduta, torno sull’argomento BANDIERA ITALIANA NON PRESENTE ALL’ESTERNO DELLA SALA CONSILIARE, argomento già oggetto di discussione informale nel precedente consiglio del 29 novembre. Chiedo molto semplicemente al Sindaco se siano state fatte le opportune verifiche circa le mie richieste. Il Sindaco molto candidamente e sinceramente mi risponde che non sono state fatte verifiche. Comunico allora che le verifiche le ho fatte io e la bandiera ci vuole, all’esterno della sala della biblioteca. Per correttezza procedurale e anche perché mi sono sentito un pò preso alla leggera su un argomento che, pur di non di estrema importanza, richiedeva una verifica necessitante 30 secondi di tempo, chiedo di far mettere a verbale quanto segue:

PREMESSO CHE

Lo scrivente, a margine del Consiglio Comunale del 29 novembre 2014 aveva sollevato una eccezione circa la mancata esposizione della bandiera nazionale all’esterno della sala consiliare, come previsto dal Regolamento all’articolo 4 comma 5;

A seguito di confronto con la maggioranza è emerso che tale mancanza è “storica”, ed è probabilmente dovuta al verificarsi congiunto di una sala consiliare in sede distaccata dal palazzo comunale  e di un regolamento che in merito lascia troppo spazio all’interpretazione;

CONSIDERATO CHE

Seppur trattasi di questione formale, l’argomento meriti comunque un doveroso approfondimento, essendo oggetto del discutere il simbolo rappresentativo della nostra Nazione, della quale il Consiglio Comunale è organismo di diritto pubblico;

Tale approfondimento trova riscontro nei seguenti articoli di legge:

Dlgs 267/00 (TUEL) Articolo 38 Comma 9, che testualmente recita:

In  occasione  delle  riunioni  del  consiglio  vengono  esposte all'esterno  degli  edifici,  ove  si  tengono,  la  bandiera   della Repubblica italiana e quella dell'Unione europea per il tempo in  cui questi esercita le rispettive funzioni e attività. Sono fatte  salve le ulteriori disposizioni emanate sulla base della legge  5  febbraio1998,  n.  22,  concernente  disposizioni  generali  sull'uso   della bandiera italiana ed europea.

Legge 5 febbraio 1998, n. 2, Articolo 2, che testualmente recita:

1.  La  bandiera della  Repubblica  italiana  e quella  dell'Unione europea  vengono esposte  all'esterno  degli edifici  ove hanno  sede centrale gli organismi di diritto pubblico di  seguito indicati, per il tempo in cui questi esercitano le rispettive funzioni e attivita':

a)gli  organi  costituzionali  e  di  rilievo  costituzionale,  e comunque la sede  del Governo allorché  il Consiglio dei Ministri e' riunito;

 b)i Ministeri;

c) i consigli regionali, provinciali e comunali, in occasione delle riunioni degli stessi;

d)gli uffici giudiziari;

e)le scuole e le università statali.

2. La  bandiera della  Repubblica  italiana  e quella  dell'Unione europea  vengono altresì  esposte all'esterno  dei seggi  elettorali durante   le   consultazioni   e   all'esterno   delle   sedi   delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero.

3. Il  regolamento  e  le  norme  regionali  di  cui  al  comma  2 dell'articolo  1 possono,  nei limiti  delle rispettive  competenze, dettare una disciplina integrativa in merito alle modalità di uso ed esposizione  della bandiera  della Repubblica italiana  e di  quella dell'Unione europea  nonché di  gonfaloni, stemmi e  vessilli, anche con  riferimento  ad organismi  di  diritto pubblico non  ricomprese nell'elenco di cui al comma 1 del presente articolo.

SI CHIEDE GENTILMENTE CHE

In ottemperanza alle norme di legge sopra citate, in occasione delle riunioni del Consiglio Comunale vengano esposte, all’esterno della sala consiliare della biblioteca (o comunque all’esterno di altre  eventuali sedi alternative delle adunanze) la  bandiera della  Repubblica  Italiana  e quella  dell'Unione Europea.

Relativamente a questa vicenda “nazionalista”, politicamente posso anche sforzarmi di capire, anche se solo in minima parte, l’avversione al tricolore da parte della nostra amministrazione targata LEGA NORD. Ciò non toglie che la legge va rispettata anche se non piace.

Auguri per un Sereno 2015 a Tutti ! ! !
Davide Donà

 

sabato 29 novembre 2014

Consiglio Comunale del 29 Novembre 2014

ORDINE DEL GIORNO

TUTTE LE DELIBERAZIONI

Quarto Gran Consiglio del Governo Beatrice II con oggetto principale l'assestamento di bilancio (scadenza di legge al 30 novembre) e connessa variazione di bilancio per finanziare i lavori urgenti per sistemare la strada per Ara dopo gli ultimi eventi alluvionali. Sono poi inseriti all’ordine del giorno altri punti che vedremo in dettaglio. Consiglio convocato di sabato mattina, ore 10. Devo dire che, tutto sommato, tale collocazione mi piace, al mattino siamo tutti più riposati e non è male trovarsi alla luce del giorno. Forse sposterei l'orario alle 10.30. Pubblico scarso in partenza, poi via via arriva un discreto numero di persone. Ritengo carente e poco efficace la pubblicità che viene fatta alle sedute del Consiglio, che, lo ricordo, dovrebbe essere l'organo di indirizzo politico-amministrativo e non una formalità da sbrigare in quattro e quattr'otto giusto quando non se ne può fare a meno: ho quasi l'impressione, sommando tante piccole mosse, che lo si preferisca deserto…ancora adesso, a distanza di mesi, non riesco a spiegarmi il perché di una seduta ordinaria convocata l'11 di agosto. Non ultima l'assenza della bandiera italiana all'esterno della sala consiliare, prevista per legge dal Testo Unico degli Enti Locali art. 38 comma 9: è chiaro l'intento del legislatore che l'apposizione della bandiera faccia da segnale e richiamo per la popolazione. Faccio subito presente questa omissione, forse troppo bruscamente, lo ammetto, ma noto che, purtroppo, la maggioranza con conosce il regolamento e tenta di "arrampicarsi sugli specchi" per giustificarne l'assenza. Spero che in futuro venga messa puntualmente e che vengano anche ridiscusse ed eventualmente concordate alcune "flessibilità" e "rigidità" finora un pò a senso unico. Colgo qui anche l'occasione per invitare i cittadini a presenziare alle sedute, per capirne un po’ di più sul funzionamento del comune, per assistere alle discussioni e per avere anche informazioni dall'amministrazione: non limitiamoci solo a criticare e giudicare dall'esterno, Partecipiamo!

Punto 1

Approvazione dei verbali della seduta precedente.

Verbali ben fatti e archiviazione eseguita a regola: avevo fatto presente delle imprecisioni durante la seduta precedente e sono stato ascoltato: quindi non si può che approvare il punto in esame.

Punto 2

Variazione di Bilancio

In pratica vengono spostate delle risorse economiche per fare fronte alla riparazione urgente della strada per Ara. Chiaramente l'intervento in sé, urgente e necessario, è indiscutibile. Mi astengo nella votazione poiché lo spostamento delle risorse da un punto all'altro del bilancio è una scelta fatta dalla maggioranza: vengono tolti alcuni finanziamenti alle manutenzioni generali e alle manutenzioni e all'attrezzatura scolastica. Chiedo al sindaco se non vi fossero altre alternative di finanziamento e mi risponde che purtroppo è stata una scelta quasi obbligata. Colgo l'occasione per chiedere al Sindaco di dare informazione al consiglio in merito ai vari dissesti avuti nel territorio comunale causa le abbondanti piogge, e gli faccio una specie di "intervista". Il Sindaco risponde puntualmente e con precisione, avendo seguito di persona, e, aggiungo, bene, i vari accadimenti. Ne viene fuori un quadro comunque non troppo penalizzante per Grignasco, per fortuna i danni sono stati contenuti. Chiedo anche conto dei rapporti avuti nell'occasione con la provincia di Novara, competente per la Grignasco-Boca e la Grignasco-Borgosesia: come temevo il cambio dell'organizzazione politica a seguito della legge Delrio (a mio avviso una vera mostruosità), non ha fatto altro che penalizzare ulteriormente i comuni, l'ente più vicino e più rapportato alle province.

Punto 3

Assestamento di Bilancio

Come ogni anno, nel mese di novembre, gli uffici finanziari degli enti locali sono alle prese con l’assestamento di bilancio, ai sensi dell’art. 174, comma 8, del d.lgs 267/2000. Detta norma dispone: “Mediante la variazione di assestamento generale, deliberata dall’organo consiliare dell’ente entro il 30 novembre di ciascun anno, si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Mantengo la linea dell'astensione.

Punto 4

Leggo l'Interpellanza

Interpellanza: LA “GUERRA” DELL’ICI: È VALSA LA PENA COMBATTERLA?

Mi risponde il Vice Sindaco e Assessore al Bilancio Avv. Katia Bui, leggendo la nota che trovate qui. MI DICHIARO SODDISFATTO. Al di là dell'aspetto tecnico-legale della vicenda, per il quale si sono pronunciate le commissioni tributarie con varie sentenze, la risposta motiva la condotta del Comune, fornisce dati precisi e mi convince del fatto che il Comune non potesse tirarsi indietro dal combattere "La Guerra dell'ICI". Forse meglio avrebbero fatto gli "avversari" a non dichiararla questa guerra. Ritengo si siano mosse accuse eccessive e in larga misura infondate all'amministrazione Beatrice, le quali, in realtà, erano invece da indirizzare alle precedenti amministrazioni, come si capisce dal documento letto in aula.

Punto 5

Leggo l'Interpellanza.

Interpellanza: IL DIFENSORE CIVICO: PERCHE' NO?

Il Sindaco mi risponde dicendomi che è disponibile per i cittadini il difensore civico regionale e che è stata data pubblica notizia in merito. Replico spiegando che la provincia mette a disposizione a costi molto bassi il difensore civico provinciale, più vicino e più consono per il nostro territorio. Ho l'impressione che la maggioranza non abbia preso in considerazione questo servizio, probabilmente non ne conosce bene i termini di utilizzo e le prerogative. Le spiego brevemente ponendo l'accento sui costi bassi e sul fatto che è da cogliere come un aiuto esterno e non come un "Babau". Aggiungo che tale servizio potrà essere utile ed efficace solo se ben pubblicizzato, magari con qualche eventuale serata informativa, perché, se nessuno ne conosce l'esistenza il discorso cade in partenza. Il Sindaco mi pare abbastanza ben disposto a valutare un eventuale futuro convenzionamento, per cui, considerata l'apertura dimostrata, MI DICHIARO PARZIALMENTE SODDISFATTO sulla fiducia, anche se come ho detto prima, l'argomento è stato sostanzialmente trascurato. Trovate qui le considerazioni che ho fatto verbalizzare, utilizzate, con mia grande soddisfazione personale, anche dal difensore civico territoriale per relazionare il suo mandato al consiglio provinciale e all'assemblea dei sindaci.

Punto 6

Premetto che ho presentato l'interrogazione prima dei fatti alluvionali, quindi si parla di gestione ordinaria della manutenzione, questo per allontanare ogni sospetto di "sciacallaggio" politico.

Leggo l'Interrogazione.  

Interrogazione: BUCHI, DANNI, RISARCIMENTI E RIMBORSI

Il Sindaco da lettura della risposta dell'ufficio tecnico, la trovate qui.

Devo dire che la risposta è piuttosto completa: precisa, dettagliata contenente quanto richiesto. Concordo sul contenuto, l'approccio manutentivo mi pare corretto. Faccio notare però, e per questo MI DICHIARO SOLO PARZIALMENTE SODDISFATTO, che poi la pratica non segue del tutto la teoria, ovvero su efficienza ed efficacia degli interventi si può e si deve migliorare, considerato che, a mio avviso, il numero di cantonieri in forza a Grignasco non è poi così scarso, e le esecuzioni potrebbero essere più puntuali (ricordo che il temine cantoniere deriva dal fatto che tale figura professionale dovrebbe accudire un suo preciso tratto di strada, il suo "cantone").  Mi convince anche la buona volontà e il metodo, semplice ma lineare, adottato dall'assessore Pizzi, al quale rendo merito della bontà del suo impegno. Ci sono da registrare dei "meccanismi": non è facile, lo so, ma bisogna insistere.

Punto 7

Leggo l'Interrogazione.

Interrogazione: LUCE NEL TUNNEL

Il Sindaco da lettura della risposta dell'ufficio tecnico, la trovate qui.

In sintesi: la galleria in oggetto è situata su una strada vicinale, una specie di "ibrido" fra pubblico e privato e che quindi le competenze del comune sono limitate. Aggiunge che in ogni caso vi è stato interessamento per l'illuminazione interna della galleria e che è stata contattata Enel per avere un'idea a proposito dei costi di sostituzione delle lampade, o più probabilmente, del tratto di impianto, non più a norma: purtroppo si prevedono costi salati. Faccio notare che comunque si potrebbe trovare un sistema, magari anche semplice ed economico (lucette ad energia solare per esempio), per illuminare il tunnel, onde evitare una zona di buio piuttosto appetibile dai malintenzionati, ultimamente, purtroppo abbastanza affezionati al nostro paese.

Il Sindaco mi è sembrato aperto e ben intenzionato e MI DICHIARO SODDISFATTO.

Punto 8

Convenzione per la Protezione Civile

Si vota il convenzionamento con alcuni comuni del novarese, capofila Borgomanero, per dei servizi di protezione civile. Mi trovo in accordo e voto a favore.

Punto 9

Rinnovo del Revisore dei Conti

Si procede alla presa d'atto relativa al nuovo organo di revisione dei conti. Faccio notare come lo statuto comunale debba essere aggiornato in merito, essendo cambiate le modalità di definizione del revisore (sorteggio ministeriale e non più elezione da parte del consiglio comunale). A tal proposito ricordo al Consiglio che c'è una mozione d'impegno approvata all'unanimità in attesa di essere sviluppata: sono convinto che l'iniziativa spetti alla maggioranza, ma, avendola io proposta e delineata non posso escludere di metterla in atto tramite relativa proposta di deliberazione, ovviamente questo se i tempi di risposta si dilatassero troppo.

Punto 10

Acquisizione Beni Demaniali

Si vota l'acquisizione  a titolo gratuito di alcuni terreni e immobili di proprietà dello stato. Mi astengo sul punto, non avendo avuto modo e tempo di formarmi un'opinione più solida, anche se comunque l'operazione appare positiva.

Conclusioni

Nelle battute conclusive si ritorna sul discorso bandiera italiana, grazie al quale riesco a dire qualcosa relativamente a come intendo io il ruolo del consiglio comunale. Ribadisco che non ha senso, non serve e non da nessun valore aggiunto alla minoranza, alla maggioranza, ma soprattutto alla comunità, fare 5 anni di consigli comunali "passivi", nei quali ratificare decisioni già prese dalla giunta e dal sindaco e/o evadere mere scadenze di legge, alzando diligentemente la "manina" per votare. Si potrebbe mettere mano ai regolamenti, adeguandoli, migliorandoli, rendendoli più efficaci e semplici; si potrebbe fare una bella opera di riscrittura dello statuto; si potrebbero confrontare le idee e le proposte su alcuni aspetti amministrativi; si potrebbero cercare e trovare nuovi canali di comunicazione con i cittadini, per coinvolgere di più soprattutto i giovani, altrimenti la politica sarà sempre vista come qualcosa di lontano e chi se ne occupa come una specie di alieno. Si potrebbe viaggiare anche un po’ con la fantasia: perché non fare qualche consiglio semi-aperto permettendo a un numero definito di cittadini di intervenire e di proporre? chiaramente entro spazi regolamentati. Ecco, tutto questo il consiglio comunale lo può e lo deve fare, io mi metto a disposizione, preferirei fare questo piuttosto che, come ho detto in aula, limitarmi a mettere i puntini sulle i.

I miei primi 6 mesi in questo ruolo

Voglio anche tirare un piccolo bilancio di questi miei primi 6 mesi in consiglio comunale. Ho agito esercitando il mio diritto di iniziativa, tramite interpellanze, interrogazioni e mozioni: questo prevede la legge e questo ho fatto. Potevo forse fare di più. Potevo forse fare meglio. Potevo forse affrontare altri argomenti, magari più interessanti e importanti. Ma le cose vanno fatte bene, con tempo, documentandosi e considerando le varie opzioni e leggi che le regolano. Credo, considerato il poco tempo che ho a disposizione (lavoro a tempo pieno e famiglia), di aver fatto il possibile per portare argomenti di confronto e discussione, che sono riuscito a sostenere. L'amministrazione di un Comune non è come discutere al bar, è molto più complessa e molto meno lineare, quindi bisogna andarci cauti. Ho anche fatto degli errori, a volte mi sono lasciato prendere troppo dalla passione e ho, forse, alzato troppo i toni. Ho presentato e discusso 5 interrogazioni che hanno avuto come filo conduttore la manutenzione e la gestione delle strutture comunali, ho fatto presente problemi e ho anche proposto delle soluzioni. Ho presentato e discusso 3 interpellanze sulla linea politico-amministrativa della maggioranza, chiedendo spiegazioni, consigliando correzioni e suggerendo riflessioni. Ho presentato e discusso 1 mozione, approvata all'unanimità, sulla revisione dello statuto comunale, nella quale ho anche già delineato i punti da modificare. Devo dire che la maggioranza ha reagito bene, ho avuto risposte a volte soddisfacenti, a volte un po’ meno, ma il dialogo c'è stato e non ci sono state chiusure pregiudiziali. Forse, questo si, la minoranza viene vista più come un fastidio che come una risorsa, ma fa parte del gioco, ed è da accettare. Ribadisco ancora una volta che la mia è un'azione assolutamente indipendente e individuale, e, mi spingo a dire, apolitica nel rapporto relativo a questo o a quel partito o movimento. Nessuno guida la mia mano nello scrivere e la mia testa nel pensare: ho parlato e ascoltato persone provenienti dalle più diverse estrazioni politiche, sociali e professionali senza per questo avere dei pregiudizi, ma, anzi, traendone il più delle volte spunti, conoscenza e insegnamento.

Cercherò di andare avanti così, migliorandomi se possibile.

Buone Feste a Tutti Voi!

Davide Donà

 

lunedì 29 settembre 2014

Consiglio Comunale del 29 Settembre 2014

ORDINE DEL GIORNO

TUTTE LE DELIBERAZIONI

Terzo consiglio del Governo Beatrice II con oggetto principale la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la ricognizione dello stato attuativo dei programmi, scadenza consiliare fissata per legge al 30 settembre di ogni anno. Sono poi inseriti all’ordine del giorno numerosi altri punti che vedremo in dettaglio. Sono lieto di aver riallacciato durante la seduta dei rapporti cordiali e sereni con il gruppo di Luca Pettinato. Pubblico piuttosto numeroso, più del solito almeno, direi che è una bella cosa. Spero sinceramente che il Sindaco continui con la giusta consuetudine delle convocazioni alle ore 21, orario che ritengo il migliore, per tutti: per i consiglieri, che possono partecipare senza arrecare problemi al proprio orario e datore di lavoro, e per il pubblico che può tranquillamente seguire i lavori nel dopo-lavoro-cena (da considerare anche che la convocazione in orario non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti è prevista espressamente dal Testo Unico art. 38 comma 7, come modificato dalla legge 148 del 2011).

Punto 1

Si procede con la convalida del nuovo consigliere di maggioranza Paolo Vinzio, causa le dimissioni di Vinzio Maurilia. Ritengo opportuno fare in aula un intervento in merito, relativamente a una potenziale causa di incompatibilità del neoeletto, che risulta essere presidente di una associazione cittadina. Il Testo Unico degli Enti Locali art.63 infatti pone tale situazione come incompatibile con la carica di consigliere nel caso in cui il comune elargisca contributi economici all’associazione. Pur ritenendo, allo stato, non in essere tale casistica, la stessa potrebbe proporsi in futuro, quindi il mio intervento è a scopo preventivo e informativo, anche perché mi accorgo che la maggioranza non conosce questa problematica. Ci tengo a ribadire che non metto assolutamente in discussione le finalità e la bontà del lavoro svolto dall’associazione carnevale, anzi, e tanto meno le persone che vi partecipano. Ho solo fatto presente quello che prevede la legge, cercando di spiegare la filosofia che ne sta alla base. Il consigliere viene eletto ed entra in consiglio, a lui un sincero applauso e gli auguri di Buon Lavoro.
Il mio intervento in merito lo potete leggere qui.

Punto 2

Si continua con l’approvazione dei verbali della seduta precedente. Faccio un intervento in cui vado a evidenziare alcuni errori, imprecisioni e incompletezze varie. Suggerisco e richiedo inoltre alcune correzioni alle tempistiche e alle modalità di pubblicazione degli atti, per sfruttare al meglio il sito istituzionale del comune e per rendere più efficace ed efficiente il lavoro della segreteria. Con piacere noto che i rilievi proposti trovano d’accordo tutto il consiglio e il segretario, quindi si decide per l’approvazione dei verbali con le rettifiche da me richieste.
Il mio intervento in merito lo potete leggere qui.

Punto 3

Segretario e Sindaco danno lettura e spiegazione (un pò enigmatica per la verità) del decreto integrativo di nomina della giunta. Tale atto viene elaborato a giustifica della deroga alla legge Delrio, avendo la maggioranza nominato una sola donna in giunta invece delle due previste. VIENE DI FATTO ACCOLTA LA PROPOSTA DA ME FATTA con l’interpellanza discussa in aula l’11 agosto. Anche in questo caso non posso che notare con favore che la discussione precedente è stata accolta positivamente e non è risultata sterile, ma, anzi, ha prodotto una riflessione e soprattutto un atto che tutela il comune da eventuali problematiche. Ritengo quindi formalmente chiusa la questione, a termini di legge. Nella sostanza credo che quanto dichiarato ufficialmente nelle motivazioni della deroga non sia da giudicare né da indagare ulteriormente, ritenendo doveroso, per il ruolo che mi compete, dare piena credibilità a quanto affermato dal Sindaco.

Punto 4

Si tratta di una variazione di bilancio dovuta a una sopravvenuta disposizione ministeriale per il cambio dell’iscrizione contabile della TASI.

Punto 5

Salvaguardia equilibri di bilancio e ricognizione stato attuazione programmi. Il tutto è in linea con il bilancio di previsione, confermo, di conseguenza, il mio voto di astensione del mese di agosto.

Punto 6

Piccola variazione urbanistica ai Prati Maggiori illustrata ottimamente nel dettaglio dall’ Architetto Garino: il Consiglio approva all’unanimità.

Punto 7

Si tratta dell'avvio dell'iter di alienazione di un tratto di strada sterrata di proprietà del demanio: il Consiglio approva all’unanimità.

Punti 8-12

Rinnovo delle commissioni comunali.

Decido di ritirare la mia personale candidatura nelle commissioni dove è prevista l’elezione di un consigliere. Lo faccio perché ritengo giusto porre termine alle incomprensioni con il gruppo di Luca Pettinato e spero che questo sia un modo per far capire la mia indole pacifica. Mantengo invece le candidature che ho proposto per i membri esterni, ma, come preventivabile, i numeri mi danno torto, dato che ricevono solo il mio voto.

Punto 13

Mozione: ADEGUAMENTO DELLO STATUTO COMUNALE

Espongo in maniera dettagliata la mozione di adeguamento dello statuto: con mia grande soddisfazione (e un pizzico di sorpresa) viene APPROVATA ALL'UNANIMITA' senza discussione. Grazie a tutti i colleghi consiglieri e al Sindaco per la fiducia!

Di seguito il testo reso a verbale e relazionato in aula, c’è molto lavoro dentro, quindi lo pubblico integralmente nel post.

ESPOSIZIONE DETTAGLIATA DELLA MOZIONE

Premessa

«La mozione in oggetto non è mossa da finalità atte a “politicizzare” lo Statuto Comunale, né, tanto meno, a inserirvi modifiche dal taglio “personale”: ricordo, per la cronaca, la modifica realizzata nel 2007 atta e sanare un’incompatibilità dovuta a una parentela in giunta. Niente di ciò: gli adeguamenti proposti sono di tipo tecnico e la mozione nasce da una mia iniziativa individuale e indipendente a seguito di un’analisi oggettiva dello Statuto stesso. Non vi è altresì nessuna intenzione strumentale, ma, anzi, l’azione è mossa da fattivo spirito di collaborazione.

Lo Statuto è la “piccola costituzione” di un comune.  Si tratta di una norma scritta in autonomia dall’ente, ma che, a dire il vero, ha spazi di manovra piuttosto limitati, dovendo comunque sottostare ai principi dettati dal Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.) e dalla ulteriore legislazione in materia. Sintetizzando e semplificando, lo Statuto esplicita le modalità di applicazione della legislazione nazionale all’ambito comunale, andando, ove consentito, a riempire gli spazi lasciati liberi dal legislatore. Lo Statuto può poi anche stabilire, in via facoltativa, principi di carattere più generale, propri del comune, per esempio in ambito culturale, storico, sociale. Credo lo si possa definire come una specie di “manuale di istruzioni” normativo del comune. Ovvero uno strumento messo a disposizione di amministratori e cittadini allo scopo di fornire una visione d’insieme circa le regole di costituzione e funzionamento del comune. Attualmente il nostro “manuale di istruzioni” non è più aggiornato, in alcune sezioni, a quanto disposto dalle leggi nazionali. Facendo un piccolo esempio, è un pò come avere un’automobile  dell’anno 2014 con in dotazione il manuale del modello del 2002: in linea generale l’auto è sempre fatta allo stesso modo, ma, mutate nel tempo alcune caratteristiche, con il vecchio “manuale” non ci si ritrova più del tutto. L’opera di revisione dello statuto, necessaria ed espressamente prevista dalla legge, lo potrà rendere attuale, tecnicamente conforme e incontestabile. L’analisi effettuata ha individuato almeno 8 punti da sottoporre a revisione, che tratterò per gruppi. I punti individuati sono elencati di seguito, in accordo al seguente schema:

Grassetto = argomento e/o legge di riferimento

Corsivo = testo della nuova legge

Evidenziato in grigio = motivazione dell’adeguamento

PUBBLICITÀ E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI E DEI PROVVEDIMENTI.

1

ALBO PRETORIO (articolo 4 dello Statuto Comunale)

Legge 18 giugno 2009, n. 69  art. 32, comma 1

1 - A far data dal 1° gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi  effetto  di  pubblicità legale si intendono assolti con  la  pubblicazione  nei  propri  siti informatici da parte delle  amministrazioni  e  degli  enti  pubblici obbligati.

Da adeguare considerando la sopravvenuta obbligatorietà dell’albo pretorio on-line.

2

DIRITTO DI INFORMAZIONE (articolo 39 dello Statuto Comunale)

DLgs 14 marzo 2013, n. 33

(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni)

Da adeguare considerando la sopravvenuta obbligatorietà dell’attività di informazione mediante il sito istituzionale del comune.

GARANZIA DELLE RAPPRESENTANZE DI GENERE / COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA

3

TUEL art. 6, comma 3 modificato dall'art. 1, comma 1, L. 23 novembre 2012, n. 215

(riequilibrio delle rappresentanze di genere )

3. Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per GARANTIRE (1) la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.

(1) La parola: “promuovere” è stata così sostituita dall’art. 1, co. 1, L. 23 novembre 2012, n. 215.

L. 23 novembre 2012, n. 215, dall'art. 1, comma 2

2. Entro sei mesi dalla data di entrata in  vigore  della  presente legge gli enti locali adeguano i propri statuti  e  regolamenti  alle disposizioni del comma 3 dell'articolo 6 del testo unico  di  cui  al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come modificato dal comma 1 del presente articolo.

Vanno previste nello statuto norme/regole per garantire le rappresentanze di genere nelle giunte e negli organi collegiali. Lo statuto sarebbe stato da modificare entro il 26 giugno 2013, come previsto dalla legge e come anche comunicato dalla lettera dell’ANCI indirizzata a tutti i Sindaci, datata 05 marzo 2013

4

COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE  (articolo 24 dello Statuto Comunale)

Legge 56/2014 , articolo 1, comma 135

Legge 56/2014, articolo 1, comma 137

135 b). Per i comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 10.000 abitanti, il consiglio comunale e' composto, oltre che  dal  sindaco, da dodici consiglieri e il numero massimo di assessori  e'  stabilito in quattro»;

137.  Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”;

Da adeguare: il numero massimo di assessori consentito non è più 6 ma 4.

Vanno integrate le disposizioni del TUEL art.6, comma 3 modificato dall'art. 1, comma 1, L. 23 novembre 2012, n. 215 (riequilibrio delle rappresentanze di genere) e della successiva 56/2014 (Delrio), relativamente alle proporzioni dei generi.

RIDEFINIZIONE FIGURE

5

DIFENSORE CIVICO (articoli 41/42/43/44/45/46 dello Statuto Comunale)

Art. 2, co. 186, lett. a), L. 23 dicembre 2009, n. 191

186. Al fine del coordinamento della  finanza  pubblica  e  per  il contenimento della  spesa  pubblica,  i  comuni  devono  adottare  le seguenti misure:

a) soppressione della figura del difensore civico comunale di cui all'articolo 11 del testo unico delle  leggi  sull'ordinamento  degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n.  267. Le funzioni del difensore civico comunale possono essere  attribuite, mediante apposita convenzione, al difensore  civico  della  provincia nel cui territorio rientra  il  relativo  comune.  In  tale  caso  il difensore civico provinciale assume la  denominazione  di  "difensore civico territoriale" ed e' competente a garantire  l'imparzialità'  e il buon andamento della pubblica amministrazione,  segnalando,  anche di propria iniziativa, gli abusi, le  disfunzioni,  le  carenze  e  i ritardi dell'amministrazione nei confronti dei cittadini.

Da adeguare: il Difensore Civico Comunale è stato soppresso e sostituito con il difensore civico territoriale ( messo a disposizione dalla provincia di Novara); non viene più eletto dal consiglio; si può avere tale figura tramite convenzione.

6

DIRETTORE GENERALE (articoli 65/66/67 dello Statuto Comunale)

Art. 2 comma 186 lett. d) della l. 23 dicembre 2009 n. 191

186. Al fine del coordinamento della  finanza  pubblica  e  per  il contenimento della  spesa  pubblica,  i comuni  devono  adottare  le seguenti misure:

 d) soppressione della figura del direttore generale,  tranne  che nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti;

Da adeguare: il Direttore Generale è stato soppresso per i comuni sotto i 100.000 abitanti. Da adeguare anche gli ulteriori articoli dello Statuto dove viene richiamato.

7

REVISORE DEI CONTI (articolo 84 dello Statuto Comunale)

Art. 16, comma 25, del D.L. 13 agosto 2011 n. 138, convertito in Legge 14 settembre 2011 n. 148

25. A decorrere dal  primo  rinnovo  dell'organo  di  revisione successivo alla data di entrata in vigore  del  presente  decreto,  i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante  estrazione da un elenco nel  quale  possono  essere  inseriti,  a  richiesta,  i soggetti iscritti, a livello regionale,  nel  Registro  dei  revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39,  nonche'gli iscritti all'Ordine dei dottori commercialisti  e  degli  esperti contabili….

Da adeguare: le modalità di nomina sono cambiate, viene ora sorteggiato e non più eletto dal consiglio comunale.

INTERDIZIONE DEL POTERE DI NOMINA

8

DLgs 8 aprile 2013, n. 39

(Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico)

Art.3, comma 18

1. I  componenti  degli  organi  che  abbiano  conferito  incarichi dichiarati nulli sono  responsabili  per  le  conseguenze  economiche degli atti adottati. Sono esenti da responsabilità i componenti  che erano assenti al momento della votazione, nonché  i  dissenzienti  e gli astenuti. 

2. I  componenti  degli  organi  che  abbiano  conferito  incarichi dichiarati nulli non possono per tre mesi conferire gli incarichi  di loro competenza. Il relativo potere e' esercitato,  per  i  Ministeri dal Presidente del Consiglio dei ministri e  per  gli  enti  pubblici dall'amministrazione vigilante.

3. Le regioni, le province e i comuni  provvedono  entro  tre  mesi dall'entrata in vigore del presente  decreto  ad  adeguare  i  propri ordinamenti individuando le procedure interne e gli organi che in via sostitutiva possono procedere al  conferimento  degli  incarichi  nel periodo di interdizione degli organi titolari.

 4.  Decorso  inutilmente  il  termine  di  cui  al  comma  3  trova applicazione la procedura sostitutiva di  cui  all'articolo  8  della legge 5 giugno 2003, n. 131.

Lo statuto sarebbe stato da modificare entro il 8 agosto 2013, stabilendo gli organi sostitutivi.

Non è stato fatto, quindi andrebbe comunque detto cosa succede in caso di interdizione, situazione attualmente non prevista. Andrebbe poi, a mio avviso, specificato meglio nello Statuto il concetto della inconferibilità e incompatibilità.

CONCLUSIONI

Quella descritta sopra è la parte squisitamente tecnica, ma da tale lavoro, comunque oggettivamente non particolarmente oneroso in termini di tempo, possono derivare altri vantaggi:

1) Lo Statuto comunale rientra tra le competenze del consiglio comunale, lavorarci è un’ottima occasione di crescita collettiva dell’organo consiliare, a costo zero: un momento nel quale tutti avranno la possibilità di dare il loro contributo. Il confronto e lo studio riguardo ad argomenti di un certo spessore, quali quelli trattati dallo statuto, può essere estremamente utile per la formazione individuale di ciascun consigliere, anche in prospettiva futura, e qui mi rivolgo in particolar modo ai più giovani, d’età, ma anche giovani di esperienza.

2) Rivolgendomi alla maggioranza, il cui mandato durerà al termine 10 anni, propongo di cogliere questa occasione per caratterizzare tale mandato anche andando a evidenziare nello statuto alcune delle linee di principio, ampiamente condivisibili, perseguite in questi anni: mi riferisco all’attenzione prestata alla storia, alla cultura e alle tradizioni del nostro paese. E ancora, per fare un ulteriore esempio: perché non dare seguito formale nello statuto, tramite il loro riconoscimento ufficiale, all’apprezzabile idea dell’ identificazione delle varie frazioni e località eseguita di recente? Questi sono solo un paio di esempi che potrebbero essere integrati nella parte facoltativa dello Statuto. Da un confronto collettivo e costruttivo ne potranno emergere anche di ulteriori e magari di più importanti.

Per sgomberare ulteriormente il campo da possibili dubbi di strumentalizzazione, offro la mia piena disponibilità a lavorare sulla revisione dello statuto, nei termini e nei tempi che si vorranno stabilire.

In ragione di quanto esposto chiedo quindi al Consiglio l’approvazione della mozione in discussione.

Nel caso vi fosse dissenso in merito invito tutti i consiglieri, indistintamente, a motivare la propria posizione.»

Qui trovate il file del mio intervento.

Punto 14

Interrogazione: RECINZIONE CORTILE EDIFICIO SCOLASTICO

Espongo l’interrogazione relativa alla recinzione dell’edificio scolastico.

Il Sindaco risponde che la parte ritenuta a rischio non corre pericoli imminenti, come da valutazione dei tecnici comunali, comunque nel medio termine si provvederà a sostituirla. Per quanto riguarda la parte ricostruita di recente, verrà sistemata a spese della ditta: qui mi sorge spontanea una domanda che faccio al Sindaco: probabilmente in corso d’opera una presenza più assidua del nostro ufficio tecnico (RUP) e/o del direttore lavori avrebbe potuto evitare di “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”: il Sindaco dice che si è avuta anche un pò di sfortuna nelle tempistiche. Riguardo alla domanda circa catene e lucchetti al posto delle serrature, viene risposto che risulta essere un ottimo deterrente per i vandali. Con tutta sincerità nel complesso le risposte mi sembrano un po’ scarse, il responsabile tecnico del comune, credo la figura più indicata a dare risposte in merito a questa interrogazione, non è presente a supporto. Pettinato ribadisce anche lui che la recinzione è in uno stato altamente deteriorato e che il lavoro è da fare a breve: mi trovo d’accordo e spero che venga data priorità all’intervento, visto che si tratta del cortile delle scuole, non di un’area isolata. Per tali considerazioni mi ritengo solo PARZIALMENTE SODDISFATTO, più che altro in via “fiduciaria”, dell'esito all’interrogazione. Trovate qui la relazione dell’ufficio tecnico.

 

In conclusione serata direi più che positiva, in un clima direi di collaborazione.

Permangono chiaramente delle notevoli divergenze fra me e la maggioranza sull’approccio amministrativo, come è logico che sia, dato che mi sono presentato in alternativa. Ma sto notando che ragionando sulle cose, spiegandole, senza alzare i toni, senza porsi su piedistalli fittizi e autoreferenziali, si riesce a ottenere un dialogo sereno, costruttivo e anche qualche risultato, pur nei limiti del potere di una minoranza, che è limitato alla proposta più che all’esecutività. 
Davide Donà